ANCHE ON-LINE {T.C.C., Psicoterapia Dinamica Breve, Training Autogeno,T.A.S., Biofeedback.}
Per appuntamenti: 8,30 - 19,30
In sudio si applica l'orario di lavoro continuato, Da lunedì a venerdì 8,30 - 19,30
Per i contatti provenienti dall'estero e per i diversi fusi orari, è possibile concordare anche per sedute dalle ore 20 alle ore 7 .
Da: CNOP - Giuridica [giuridica@psy.it]
Oggetto: Prot_20000374_Richiesta curriculum vitae
Gentilissimo dott. Montemurro,con la presente siamo a richiederle l’inoltro del suo curriculum vitae per la nomina nell’ambito del Gruppo di Lavoro Infanzia e Adolescenza. A tal fine segnaliamo che in ottemperanza alla vigente normativa in materia di trattamento dei dati è necessario inserire in calce al cv la seguente dichiarazione:
Si autorizza il trattamento dei dati ai fini del Regolamento UE 2016/679 e del D.Lgs. n.196/2003 e s.m.i. e si dichiara, ai sensi del D.P.R. n.445/2000, che quanto indicato nel CV corrisponde al vero. Si resta a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Antonella Izzo
Ufficio Giuridico e Organizzazione Eventi
Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi
Tel. 06.44290601 - giuridica@psy.it - www.psy.it
L'attività in studio Riprende, nel rispetto delle disposizioni ancora in vigore, in seguito al COVID-19.
Per la privacy e per il distanziamento, dovuto al Coronavirus, lo studio ha due sale per l'attesa.
Come affrontare la seduta in studio: indossare la mascherina coronavirus che copre bocca e naso, distanza di circa un metro, arieggiare e igienizzare alla fine di ogni incotro i locali.
A V V I S O
Per chi lo volesse è possibile contattarmi anche per sedute di consulenza o psicoterapia ON-LINE con VideoChiamata WhatsApp, Skype o per telefono.
Potete contattarmi ai numeri: Cell. 377 106 7469; Tel. 0883-518895;
Concorderemo giorno, ora e modalità.
Cordiali saluti
Dott. Renato Montemurro.
Per poter realizzare l'incontro on-line è Necessario che il paziente assicuri che: la consulenza debba svolgersi in un ambiene che garantisca privacy, tranquillità e concentrazione. Va evitata qualsiasi interruzione o distrazione, come nella seduta in studio.
Cliccare sul consenso informato scelto, in basso a sinistra comparirà il file da aprire. Dopo averlo compilato lo stampate lo firmate, lo scannerizzate, lo inviate tramite email, come allegato a: renatomont@alice.it
CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE DEGLI PSICOLOGI.
Prestazioni a distanza, Consenso Informato e al Trattamento dei Dati.
MODALITA’ DI ACQUISIZIONE :
Il consenso informato va acquisito preferibilmente per iscritto,pertanto si invia al paziente il modulo che deve essere rispedito sottoscritto anche con modalità telematiche, al professionista che lo terrà nella sua cartella.
In mancanza, di una Stampante o di uno Scanner , il consenso si può ugualmente ottenere con uno scambio conforme di email (il professionista invia una email,meglio se una PEC) nella quale dettaglia modalità e finalità dell'intervento ed il paziente risponde a questa stessa email dicendosi consapevole di quanto gli è stato descritto e concorde. Il dato essenziale è che rimanga una traccia del consenso che sia riconducibile alla persona che lo ha espresso.
In psicoterapia non va chi ha problemi. Tutti hanno problemi, in psicoterapia va chi vuole risolverli.
Capire, conoscere è come vedere, ci serve per vivere meglio. Disperarci per le nostre esperienze passate, non cambia la realtà che viviamo, ma capire è importante per non fare gli stessi errori che abbiamo vissuto in precedenza. Non si può vivere pensando solo al passato, tale atteggiamento, potrebbe essere un alibi per la paura di cambiare. Quando si vive un problema, una crisi, in genere ci si concentra sul problema. Mentre capìto il problema, bisognerebbe concentrarsi sulla soluzione
Per chi accompagna in studio la persona per la prima volta o per chi accompagna chi soffre di attacchi di panico o per altro motivo, lo studio per COVID-19, per la discrezione della persona, ha due stanze per l'attesa, nella eventualità che la seduta si prolunghi o che il paziente successivo dovessse arrivare in anticipo rispetto al suo appuntamento.
Dott. Renato Montemurro Psicologo Psicoterapeuta
Esperienza Trentennale nell''ambito della Psicologia Clinica.
Iscritto All’albo degli Psicologi della regione Basilicata al N° 92
AMBITI DI COMPETENZA
Disturbo: di Relazione, di Coppia, dell’ Umore, Ansia, Depressione, del Comportamento, Psicosomatico, Attacchi di Panico, Fobie, Comportamento Ossessivo Compulsivo, della Sfera Sessuale, del Comportamento Alimentare.
Preparazione alla Maternità e al Parto
Dipendenze da: Sostanze Stupefacenti (Droghe), da Psicofarmaci, dal Gioco (Video Poker, Gratta e Vinci ecc.), Internet, Dipendenza Affettiva.
Rilassamento
Supervisione: a Psicologi/he e Psicoterapeuti/e.
MODALITA’ D’INTERVENTO
FORMAZIONE
Laureato in Psicologia, Indirizzo Applicativo, nel 1986, presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Padova, con la tesi dal titolo “Aspetti psicologici dell’Ipertensione Essenziale”.
Iscritto all’Albo degli Psicologi della Regione Basilicata al n. d’ord. 92 dal 1993
Autorizzato all’esercizio della PSICOTERAPIA dal 1994
SPECIALIZZATO in Psicoterapia Autogena e Psicoterapie Brevi, Corso Quadriennale, presso la Scuola di Specializzazione C.I.S.S.P.A.T. di PD con la tesi dal titolo “Caso di attacco di panico senza agorafobia, trattato con T.A.”
Ha frequentato il Master di II livello “Psicopatologia e Neuropsicologia Forense” presso la Facoltà di Psicologia di Padova con la tesi dal titolo “Aspetti psicologici e giuridici nella separazione giudiziale: Effetti sulla prole, Parental Alienation Syndrome, P.A.S.”
Ha frequentato il Seminario presso il C.I.S.F.E.R di Padova, sul “Rilassamento Terapeutico nel Bambino”, condotto dalla dott.ssa Marika BOUNES (Ospedale Pediatrico Armand Trousseau di Parigi).
Ha frequentato il corso d’aggiornamento sul tema: “La Schizofrenia” presso l’Ospedale Civile di Padova.
Ha svolto attività di volontariato come responsabile dell’area Socio-Psico-Pedagogico presso due consultori privati (ONLUS) dal 1990 al 2003.
PROFESSIONE
Ha lavorato, a tempo determinato, presso il SSN con la qualifica di Psicologo "I Livello Dirigenziale" per il Servizio di Medicina Scolastica.
Ha conseguito l’idoneità al Concorso Pubblico per Titoli ed Esami per Psicologo Collaboratore 22-07-1991
Esercita la Libera professione di PSICOLOGO 1986 e di PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA dal 1994.
Ha la partita IVA dal 1986, ha avviato due studi privati di Psicologia nel 1986 a Matera, nel 1990 a Barletta
SI OCCUPA DI:
Psicologia Clinica.
Psicologia Applicata.
Psicologia Scolastica.
Psicologia giuridica della coppia e della famiglia. Separazioni giudiziale.
Mediazione Familiare. Consulenze di parte (CTP).
Neuropsicologia.
Neuropsicologia Forense.
Psicodiagnostica computerizzata
Epigenetica.
Psicoterapia individuale, di coppia, della famiglia, dell’adolescenza e dell’infanzia.
Psicoterapia di Gruppo; Gruppi Balint.
ALTRE ESPERIENZE LAVORATIVE
- Ha Tenuto lezioni di Psicologia in Corsi d’Aggiornamento professionale per Insegnanti di Scuola Materna Comunale e per Assistenti e Vigilatrici d’Infanzia operanti negli Asili Nido.
- RELATORE al Convegno: “Sessualità e fecondità oggi: dalle radici dell’uomo della donna e dell’amore. Nuovi ruoli sessuali nella vita d’oggi”.
- DOCENTE - RELATORE - INTERLOCUTORE al Corso d’Aggiornamento sul tema “Dinamiche relazionali nei consigli di classe, nelle attività individualizzate e nelle attività di gruppo” presso la Scuola Media Statale “Giovanni XXIII”.
- Dal 02/05/1991 al 10/01/2003, presso l’ENTE E.C.C.I.A.S.S. di Trinitapoli (FG) ha svolto l’attività di Psicologo, quale membro del CONSULTORIO FAMILIARE, espressione dell’Ente su menzionato, e con la carica di Responsabile dell’area Socio-Psico-Pedagogica.
Le funzioni svolte riguardano:
A tale proposito sono stati realizzati i seguenti interventi:
Presso l’I.P.S.I.A. “ARCHIMEDE” di Barletta, con l’incarico di relatore, ha tenuto la docenza per il “Corso di alta Qualificazione” su “Particolari strategie tecniche pedagogiche e didattiche mirate all’integrazione tramite la costruzione di percorsi scuola-lavoro” rivolto agli Insegnanti impegnati nelle attività di sostegno e d’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap.
Presso la Scuola. E. S. “San Domenico Savio” di Barletta, ha partecipato alla realizzazione dei progetti:
svolgendo i seguenti compiti:
PSICOLOGIA GIURIDICA
E’ stato Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) per conto del Tribunale per i Minori di Potenza
E’ Consulente Tecnico di Parte (CTP)
Aderisce al Protocollo d’Intesa con:
1) Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
2) Guardia di Finanza.
3) Il Ministero dell'Interno e Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
4) AssoMedico.
5) Corpo Forestale dello Stato
6) Ordine Consulenti del Lavoro
7) Dipendenti del Gruppo ENEL (FISDE)
CHI E’ IL DOTTORE IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE
Il dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche, a differenza dello Psicologo con laurea quinquennale, ha conseguito una laurea di tre anni, ha effettuato un successivo tirocinio di almeno 6 mesi e ha superato l'Esame di Stato che consente l'iscrizione all’Ordine (Albo sezione B).
Il dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche può operare sotto la supervisione di uno Psicologo iscritto alla sezione A.
MEDIAZIONE FAMILIAR
Definizione e obiettivi della mediazione familiare
Con il termine mediazione ci si riferisce in modo generico ad un processo in cui un terzo neutrale, competente e indipendente, facilita il raggiungimento degli accordi tra due parti contrapposte.
La mediazione familiare è determinata da due fattori:
1) l’accordo sulla divisione dei beni e l’affidamento dei figli;
2) determinare uno stile relazionale che si basi sul rispetto reciproco delle parti e tuteli il diritto alla bigenitorialità.
Si decide di intraprendere un percorso di mediazione familiare quando il livello di conflittualità è tale che richiede l’intervento di un terzo neutrale, dotato di specifiche competenze, in grado di aiutare le parti a negoziare una soluzione che sia soddisfacente per loro e per i figli coinvolti nell’evento separazione-divorzio. La mediazione è un percorso per fasi che si attua in 10-12 incontri, alla fine del quale gli ex coniugi arrivano ad un accordo che potrà essere utilizzato dalle parti in sede legale e sarà compito degli avvocati tradurlo in termini giuridici.
Prima di iniziare la mediazione vera e propria, vengono effettuati 2-3 colloqui (anche individuali se necessario, se il livello di conflittualità è molto alto), allo scopo di esplorare la disponibilità della coppia ad entrare in mediazione (valutazione) e di chiarirne le regole e il contesto.
L’incontro ha una durata di circa un’ora e mezza per consentire ai due genitori di esporre le questioni con equità di tempo a disposizione.
Sono i genitori che si assumono la piena responsabilità di decidere per i loro figli, anche se non si può escluderne la presenza in specifiche situazioni, previo consenso di entrambi i genitori di ascoltarli.
Sintomo in medicina e sintomo in psicologia
Il sintomo viene definito nel vocabolario della lingua italiana come un segnale, un indizio rivelatore di un fenomeno.
Quando questo sintomo (segnale) è avvertito da un soggetto in quanto portatore di un disequilibrio che produce un malessere, lo stesso si rivolge al medico, il quale attraverso il suo sapere e con l'aiuto della diagnostica (analisi, lastre etc.) risale alla causa per formulare una diagnosi e prescrivere la relativa cura.
Sintomo in medicina
Potremmo a questo punto affermare che un sintomo richiede una Clinica dello sguardo, dell'osservazione, dell'occhio professionale che rilevi nel sintomo segnale la disfunzione per eliminarla e ripristinare l'equilibrio e dunque il benessere del soggetto. Diagnosi discorsiva o Sintomatica
Sintomo in psicologia
Può capitare che un sintomo "segnale" trovi nel "Corpo" (i sintomi psicosomatici, gli attacchi di panico, per esempio) o ancora Cognitivi, nella "Mente" (ansia, depressione, pensieri ossessivi, ecc.) il luogo privilegiato per esprimersi: in questi casi un soggetto si trova a far fronte a qualcosa di indefinito, inspiegabile con cui è difficile convivere per lo stato di malessere che tale segnale produce.
Il Soggetto a questo punto si trova a dover confrontarsi con qualcosa di incomprensibile, potremo dire con un enigma, con un mal-essere di cui si lamenta ma che non ne comprende le motivazioni, l'origine, il perché.
Certe volte l'apparizione di questa tipologia di sintomi che potremmo definire analitici si presenta paradossalmente in momenti della vita in cui il soggetto sente che le "sue cose" vanno per il verso giusto, che nella realtà che lo riguarda non c'è niente che possa apparentemente fare da causa al disagio e alla sofferenza in cui sente di essere "precipitato".
Potremo a questo punto affermare che un sintomo analitico richiede di essere decifrato.
Freud definisce il sintomo analitico una metafora, vale a dire qualcosa che sta al posto di qualche altra cosa, un segnale che come una matassa richiede di essere dipanato, un segnale al cui interno si cela un significato, un senso che rimanda alla storia e alle vicende più intime del soggetto.
Dunque il sintomo analitico non può essere trattato come il sintomo medico.
In questo caso la clinica dello sguardo da parte dell'esperto non consente al soggetto di dispiegare gli intrecci, i risvolti che tale segnale richiede. La sua sofferenza che sfocia molto spesso nell'angoscia necessita di una interpretazione, necessita l'implicazione del soggetto stesso che attraverso un percorso di parola arrivi a trovare le risposte a lui consone al sintomo "segnale".
I meandri della sua esistenza, le scelte, i desideri non espressi, le rimozioni rispetto a momenti, a sensazioni, a pensieri, questo materiale è spesso implicato nel sintomo analitico.
Con Freud dunque si è passati dalla clinica dello sguardo alla clinica dell'Ascolto.
Il medico implicato non può più prospettare una guarigione indotta dall'esterno da cui il soggetto passivamente aspetta il risultato, ma dovrà farsi "guida" del Soggetto che attivamente si coinvolge nel decifrare e nella scoperta del senso che il sintomo "segnale" porta con sé. Diagnosi Esplicativa.
Non si accettano, durante la Psicoterapia, proposte di appuntamenti che vanno oltre la settimana. Tranne che non siano concordati sin dall’inizio della psicoterapia e per motivi eccezionali, come impegni presi precedentemente o eventi imprevisti particolari. Gli appuntamenti successivi che vanno oltre la settimana, (9-15 giorni, o peggio dopo un mese, ecc. Freud parlava della crosta del lunedì, poichè passsavano 2-3-giorni senza il lavoro psicologico) sono delle consulenze, che non vanno bene se la persona necessita di psicoterapia, altrimenti lo psicoterapeuta fisserebbe delle consulenze. Pertanto quando il paziente in psicoterapia o all’inizio, decide di voler fissare un appuntamento dopo 10-15-giorni, tale decisione non è possibile ed è da considerare, interruzione. La psicoterapia ha bisogno di regole, di tempi di lavoro ristretti e costanti se si vogliono raggiungere gli obbiettivi che il paziente si auspica. E' lo Psicoterapeuta che conosce quello che è più giusto per quel paziente per poter stare bene e le richieste che tenderebbero a mantenere il disturbo. Se il paziente vuole continuare a decidere il modo per risolvere il suo problema, farebbe bene a non intraprendere questo impegno, non è obbligato. Comunque anche questa richiesta andrebbe valutata nell’ambito delle sedute.
Se si prende un primo appuntamento e non si è nelle condizioni di essere presenti in studio richiedo, come manifestazione di rispetto, di avvisarmi tempestivamente, in modo che io possa riorganizzarmi con gli appuntamenti della giornata, per dare l'opportunità ad altri in lista d'attesa, di subentrare.
Per due anni la sua tariffa rimarrà stabile anche nel caso in cui i costi siano aumentati per i nuovi pazienti. In seguito è possibile che io le richieda l’adeguamento alla tariffa in vigore.
Se interrompo potrò tornare in futuro?
Può interrompere quando lo desidera, è altamente consigliabile però fare una seduta di chiusura per fare il punto su quanto accaduto in psicoterapia e valutare cosa ci si può portare fuori da questa esperienza. Una volta interrotto il percorso, deve considerare che se deciderà di tornare è possibile che quel' orario sia stato occupato e dovrà accettare il giorno e l'ora disponibile.
Eventuale richiesta di cerificato o di relazione, anche per chi è in psicoterapia, ha un costo a parte: il certificato ha un costo di 30 €; la relazione ha un costo che varia da 80 a 400 €.
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Come si sceglie il professionista e perchè a volte le tariffe sono diverse?
La Scelta, La Competenza, La Tariffa Del Professionista Va Valutata In Base a:
1) Il percorso formativo (effettuato presso università e scuole riconosciute: Laurea, Specializzazioni, Master Universitari).
2) Gli anni di esperienza lavorativa come Psicologo e come Psicoterapeuta.
3) Esperienze lavorative acquisite in diversi ambiti della Psicologia e della Psicoterapia (lavoro in Studio, in Consultorio, nell'ambito della Psicologia Giuridica e Forense, come Docente e come Relatore per conto di Istituzioni come per es. Comune e Scuole ecc.).
Poter usufruire di Psicoterapia Specialistica presso una qualificata struttura privata, con tutti i vantaggi correlati (esclusività, riservatezza, attendibilità e competenza nel lavoro e affidabilità per gli appuntamenti, possibilità di non incontrare altri utenti, il nostro studio ha due sale d'aspetto per rispettare il più possibile la privacy, ecc.). Tutto questo differenzia i costi della seduta.